Oggi vorremmo parlare di piste ciclabili, queste sconosciute!
Tecnicamente è definibile pista ciclabile una parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata e riservata alla circolazione dei velocipedi. Secondo il decreto ministeriale pubblicato in gazzetta ufficiale il 26 settembre 2000, le tipologie realizzabili sono essenzialmente 3:
-in sede propria, ad unico o doppio senso di marcia, qualora la sua sede sia fisicamente separata da quella relativa ai veicoli a motore ed ai pedoni, attraverso idonei spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili;
-su corsia riservata, ricavata dalla carreggiata stradale, ad unico senso di marcia, concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore ed ubicata di norma in destra rispetto a quest’ultima corsia, qualora l’elemento di separazione sia costituito essenzialmente da striscia di delimitazione longitudinale o da delimitatori di corsia;
-su corsia riservata, ricavata dal marciapiede, ad unico o doppio senso di marcia, qualora l’ampiezza ne consenta la realizzazione senza pregiudizio per la circolazione dei pedoni e sia ubicata sul lato adiacente alla carreggiata stradale.
Vi riportiamo inoltre lo spazio necessario perché una pista ciclabile sia sicura e fruibile:
la larghezza minima della corsia ciclabile, comprese le strisce di margine, è pari ad 1,50 m; tale larghezza è riducibile ad 1,25 m nel caso in cui si tratti di due corsie contigue, dello stesso od opposto senso di marcia, per una larghezza complessiva minima pari a 2,50 m.
Esistono poi tutta una serie di caratteristiche come per esempio la pendenza e le distanze di arresto, ma preferiamo fermarci qui con le informazioni.
Abbiamo capito che quelle presenti a Bovolone non sono piste ciclabili, ma piste di morte…
Ecco un esempio dove la corsia ciclabile finisce direttamente contro uno stop in cui transitano auto nel senso di marcia contraria (di fronte a Piazzale Scipioni)
Ecco un altro esempio di come queste piste possono solo servire per sprecare colore giallo per terra: ci siamo sempre chiesti come può un ciclista attraversare una rotonda di notevoli dimensioni per andare a ricongiungersi alla “corsia ciclabile” che porta a Villafontana:
e si dovrebbe attraversare questa rotonda
Qui siamo vicino al sottopasso che porta a Salizzole:
non c’è illuminazione nè verticale nè orizzontale per delimitare la corsia ciclabile
Oltre a una mancanza di logica su queste corsie, la cosa altrettanto grave è la loro manutenzione…solitamente il nostro sedere arriva a casa bello dolorante causa buche e dissestamenti, pericolosi tra l’altro per l’equilibrio della bicicletta in corsa. Pensate a un bambino o ragazzino il cui peso è ridotto rispetto a un adulto, ci vuole un attimo perché il veicolo a due ruote perda aderenza e lo faccia volare per terra….
Per noi una pista ciclabile dovrebbe essere qualcosa di diverso, un’alternativa ecologica alla portata dei bambini che potrebbero andare autonomamente a scuola, per gli operai che avrebbero così la possibilità di recarsi al lavoro sulle due ruote e alla portata di chiunque voglia godersi la vita in modo più lento e piacevole. Non siamo di certo gli unici a pensare in questo modo, basta guardare all’estero in particolare nel nord Europa dove la bicicletta ha la precedenza sull’auto. Si pensa a come ridurre le emissioni di co2 , di come ridurre il traffico dalle città e dai paesi: cosa si fa di solito? Si fanno le targhe alterne oppure si costruiscono strade…..
Le soluzioni sono molto lontane da quello che vedete nelle nostre città!
Non arrabbiatevi signori bovolonesi se qualche bicicletta talvolta è in mezzo al traffico nonstante ci sia una pista ciclabile a fianco: probabilmente non sa più che direzione prendere!
vorrei sottolineare anche che tutti questi pezzi di piste ciclabili non creano nussun tipo di itinerario ciclablile, ma sono fine a se stesse
Ma vuoi mettere la soddisfazione di dichiarare di avere mille mila km di “PISTE CICLABILI” nei vari articoli sui giornali??? 😉
Complimenti per l’articolo…anche in via crosare la pista ciclabile fa pietà, da un alto sul marciapiede e dal’altro una riga sulla strada. Non parliamo poi dei marciapiedi e delle difficoltà di andare fino in piazza col passeggino o di attraversare la strada e il passaggio a livello!
Ho delle belle foto che potrei inoltrare…ciao
manda pure a bovolone5stelle@yahoo.com e saremo felici di integrare l’articolo