Sarebbe troppo facile cadere nella tentazione di dire “noi siamo contro lo spostamento del mercato”, ottenendo così un ovvio e facile consenso “di categoria”. Commetteremmo quello che consideriamo uno degli errori della vecchia politica: schierarsi dove tira il vento favorevole del momento, a “scopo di lucro politico-elettorale”.
Qui non si tratta di una questione ideologica (pro o contro gli inceneritori? Pro o contro la vendita di Bovolone Attiva?) ma di una questione contingente: dove collocarlo.
E’ indubbio che ognuno, anche all’interno di un gruppo, associazione, categoria, movimento, possa avere motivi diversi per preferirlo qui o là. Lecitamente anche di interesse economico e commerciale.
Qui però risultano coinvolti tutti i cittadini di Bovolone in quanto tali. La nostra posizione è quindi che:
- si debba (si sarebbe dovuto) aprire un dibattito pubblico dove discutere le vere criticità (comprese le convenienze politiche-elettorali), i pro e i contro, sottolineando che un gruppo consistente di interesse condiviso chiede attenzione;
- si debba demandare alla cittadinanza tutta la decisione attraverso strumenti di democrazia diretta.
Dopo decisione democratica all’amministrazione il compito di adoperarsi per definire e gestire al meglio questioni tecniche (es. sicurezza e viabilità) ed economiche (costi).
Sinceramente siamo gli unici che danno una informazione completa e a tutto campo.