Il Sindaco si è presentato garantendo e chiedendo la collaborazione delle opposizioni per il bene del paese. Dopo qualche minuto i consiglieri della Lista Mirandola hanno subito negato la collaborazione. Infatti, oltre a non accogliere la richiesta di 5 consiglieri di opposizione su 6, che indicavano Enrico Scipolo per la Presidenza del Consiglio Comunale, al momento di votare il vicepresidente, indicato all’unanimità dalle opposizioni in Enrico Scipolo, ben 9 consiglieri su 16 votavano in modo differente. Fra questi ben 3 hanno votato per la consigliera del PD. Nonostante questo Enrico Scipolo è diventato vicepresidente con 7 voti su 16.
La Lista Mirandola ha mostrato di preferire il Partito Democratico anche per l’elezione dei consiglieri in Commissione Elettorale, fornendo 4 dei 5 voti con cui è stata eletta la Consigliera del Pd.
I consiglieri della Lista Mirandola si sono mostrati quindi subito in linea col loro Padrino, Flavio Tosi, che da tempo asseconda Renzi ed il PD sulle questioni più rilevanti.
Abbiamo quindi un’amministrazione comunale succube di Flavio Tosi che strizza l’occhio al Pd di Renzi.
Adesso abbiamo capito cosa intendeva il Sindaco quando parlava di collaborazione con l’opposizione: intendeva il Pd di Renzi, come piace al suo nuovo Padrino Tosi.
Mirandola suggella così il suo tradimento nei confronti di Giorgetti e del centrodestra buttandosi tra le braccia di Tosi e del Pd.
Mirandola inoltre non ha nominato ancora il Vicesindaco: forse perché stanno ancora litigando tra loro per la carica?